Organizzato dal Laboratorio di Biologia dei Prioni della SISSA, vedrà partecipare ben due premi Nobel: Stanley B. Prusiner ed Eric R. Kandel. Nell’ambito del congresso è previsto anche un evento pubblico dal titolo “Le malattie da prioni: dagli animali all’uomo”, per illustrare in maniera divulgativa le problematiche legate a questi gravi disturbi neurologici.
Le encefalopatie da prioni sono malattie trasmissibili e hanno ricevuto molta attenzione pubblica qualche anno fa, durante la cosiddetta “emergenza mucca pazza” (la BSE, encefalopatia bovina spongiforme, è infatti una di queste patologie). La conferenza PRION, ormai alla decima edizione, riunisce ogni anno i più importanti ricercatori impegnati a studiare le malattie prioniche. Quest’anno il congresso si tiene a Trieste dal 27 al 30 maggio e vi parteciperanno anche due premi Nobel, Eric R. Kandel e Stanley B. Prusiner. La presenza di Prusiner, in particolare, è molto significativa: è stato proprio questo scienziato a isolare per la prima volta, negli anni ’80, i prioni, le molecole ritenute alla base di queste patologie.
Il congresso, organizzato quest’anno dal Laboratorio di Biologia dei Prioni della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, diretto da Giuseppe Legname, è riservato agli addetti ai lavori, ma la Scuola ha deciso di coinvolgere anche il pubblico più vasto con un evento che si terrà nella Sala Auditorium del Museo Revoltella, a Trieste, lunedì 26 maggio alle 17.30. L’evento pubblico intende portare all’attenzione dei cittadini le problematiche legate alle malattie da prioni, nell’animale e nell’uomo, con una panoramica sulla ricerca attuale e le prospettive future. Non mancherà inoltre un intervento rivolto ai pazienti e alle loro famiglie.
Fra gli ospiti c’è Maurizio Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che è il responsabile del Registro Nazionale sulle Encefalopatie. Pocchiari terrà un intervento sulle forme umane di queste malattie. Cristiano Corona e Daniela Meloni, entrambi veterinari del Centro di Referenza per le TSE, illustreranno invece la diffusione delle encefalopatie negli animali. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, dove questi due ricercatori lavorano, è stato il primo a isolare la forma bovina dell’encefalopatia spongiforme del nostro Paese, nel 2004. Ampio spazio verrà poi dato ai malati e alle loro famiglie: sarà infatti presente Raffaella Robello, vice presidente dell’Associazione Italiana Encefalopatie da Prioni (AIEnP). Giuseppe Legname, direttore del Laboratorio di Biologia dei Prioni della SISSA, modererà l’evento. L’incontro previsto al Revoltella si terrà in italiano ed è gratuito.
Fonte: www.sissa.it