Ambiente, diritti e geopolitica: seguendo la scia dello slogan ‘Friday for future’, la dodicesima edizione del Forum mondiale ‘Diritto al dialogo’ riunirà a Trieste, nella sede del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (via Filzi 14), una cinquantina di giovani studiosi provenienti da tutti il mondo che si confronteranno sulle tematiche Contemporanee più importanti, rilanciando il grido ‘Non c’è più tempo’.
Un’occasione per lavorare insieme in modo che il dialogo diventi diritto fondamentale. Ovviamente in questa edizione il tema non poteva che essere l’ambiente: questa catastrofe apre criticità anche etiche, economiche e politiche, che riguardano tutte le relazioni internazionali. Necessario dunque valorizzare i diritti umani e rinnovare la geopolitica con realtà diverse.
I temi centrali che verranno affrontati in questo ciclo di appuntamenti, saranno l’idea di spazio e di Bene comune: argomenti ripresentati e visti da un’angolatura differente, osservandoli quali concetti chiave in ambito di diritti umani, accoglienza e gestione degli spazi pubblici. L’Intento della manifestazione è essere estremamente interattiva, infatti il pubblico potrà essere partecipe all’interno dei dibattiti presentati durante i plenari: in particolare sabato 28 settembre, dalle 11.30 alle 13.30, sarà proposta una discussione dal titolo ‘Beni comuni: la sfida contemporanea della loro ridefinizione’, con la moderazione di Ferruccio Nilla e gli interventi di Stefano Roveda, Emanuele Braga e ovviamente alcuni dei giovani partecipanti al Forum.
Si ricorda che i plenari sono aperti al pubblico con traduzioni simultanee di tutti gli interventi; saranno presenti inoltre dei workshop interattivi dedicati.