Porto Vecchio
Una delle strutture di archeologia industriale più preziose del Porto Vecchio di Trieste, perché all’interno si trovano tutte le macchine e gli impianti originali perfettamente restaurati. Sede del quartier generale di “Esof 2020 “Trieste Città Europea della Scienza”, questa struttura serviva per la trasformazione dell’energia elettrica che serviva alla Centrale Idrodinamica e alle altre strutture del porto.
La Sottostazione è costituita da due corpi di fabbrica principali a forma di “L”: il primo ospitava su due livelli rispettivamente la sala interruttori e la sala delle sbarre collettrici a 27000 V; nel secondo corpo c’era l’ingresso principale, una sala a doppia altezza con i due diversi quadri in bassa e media tensione oltre ai retrostanti ambienti tecnici.
Fu costruita intorno al 1913 e nonostante fosse un manufatto industriale furono inseriti austeri elementi decorativi particolari, come i pavimenti e le colonne in ferro.
La Sottostazione Elettrica insieme alla Centrale Idrodinamica compongono il Polo Museale del Porto Vecchio di Trieste la cui visita è possibile grazie alla sezione locale di Italia Nostra.
La scelta del Porto Vecchio per Esof 2020 rientra nel quadro di un rilancio più ampio del vecchio porto austriaco, dismesso da molti anni, e di un passaggio verso un’area molto evocativa, proposta strategicamente come una sorta di Trieste valley, proiettata verso l’innovazione e il futuro.