Università degli Studi di Udine
Nel 1976, dopo il devastante sisma che colpì il Friuli, la popolazione e le istituzioni locali si mobilitarono per raccogliere le firme necessarie (almeno 50 mila) per una proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere la nascita di un’università in Friuli. Le firme furono ben 125 mila, molte delle quali raccolte nelle tendopoli post terremoto. In questo modo il popolo friulano dimostrava la volontà di scommettere sul proprio futuro partendo dall’alta formazione, dalla conoscenza, dai giovani.
L’attività accademica dell’Università di Udine iniziò il primo novembre 1978 e l’istituzione dell’università del Friuli fu voluta, unica nel panorama italiano, per volontà popolare.
Essa è finalizzata a «contribuire al progresso civile, sociale e alla rinascita economica del Friuli e a divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli» (decreto del Presidente della Repubblica n. 102, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 13 aprile 1978).
Alla tradizionale attività di formazione superiore e ricerca scientifica, l’Università di Udine affianca un’intensa attività di trasferimento di tecnologie e conoscenze innovative ponendosi al servizio della società e del mondo produttivo ed economico.
Oltre alla sede centrale di Udine, l’ateneo è radicato nel territorio friulano e, in particolare, nelle due province di Gorizia e Pordenone con i rispettivi Centri Polifunzionali.